No, la divisione non è fra destra e sinistra.

Quello è nelle favole e nella rappresentazione di una informazione che non sa guardare oltre la punta delle proprie scarpe e soprattutto che è totalmente dipendente dalla classe politica.

No, abbiamo due paesi Italia.

Una è costituita da una parte di imprenditori che prendono in mano la valigetta e corrono in giro per il mondo a cercare paesi che stanno meglio di noi a cui poter vendere il prodotto italiano. Poi ci sono gli imprenditori che sfruttano al massimo il Bonus e riedificano mezza Italia, tirando su un settore disastrato ma anche l’intero indotto costituito da migliaia di industrie. Accanto a questi, milioni di lavoratori, siano essi autonomi o dipendenti, che nonostante tutto e tutti ogni mattina si alzano e danno il loro contributo affinché questo paese non sprofondi nel baratro. Il nemico più grosso che hanno è lo Stato, che li rallenta, li opprime, li sfinisce con la burocrazia e con la lentezza e l’inefficienza dei suoi uffici.

Poi c’è lo sport che incassa medaglie e coppe ormai ovunque nel mondo e in ogni occasione.

A fianco a tutto questo ci sono registi, attori, artisti vari che portano nel mondo i nostri valori storici apprezzati ovunque. Un esempio concreto? quei quattro ragazzetti romani, che spopolano in tutta Europa, e poi  attaccano gli States. Se qualche tempo fa mi avessero detto che un gruppo Rock Italiano avrebbe aperto un concerto dei Rolling Stones in Usa, avrei chiamato l’ambulanza.

Questo è un mondo, poi c’è l’altro. Quello della politica politicante, dell’informazione, degli intellettuali falliti che hanno sempre la verità in tasca pur non avendone mai azzeccata una.

Quel mondo che riesce a dividere il paese sul green pass, quel mondo che da due giorni discute del Ddl Zan. Vi sento già che mi state dicendo: ah per te non è un argomento importante? Al contrario, proprio perché è importante non credo si possa affidare a un incapace e a una leggina che non risolve nulla, completa o incompleta che sia. Una legge che serve solo a creare la solita rappresentazione falsa Dx > Sx e cercare di trarne profitti politici, bassi, sporchi e personali.

Mi fermo qui sull’argomento perché merita più di qualche riga per essere analizzato.

Però pensateci, se non siete convinti, stasera accendete la Tv, guardate il Tg7 e cercate di capire, quanta Italia, quella vera e onesta è rappresentata e quanto invece quella delle chiacchiere, del gossip mascherato da politica.

Siamo al primo risultato delle comunali 2021, alcuni esiti sono definitivi alcuni li vedremo fra 15 giorni.

Qualcuno esulta, qualcuno piange. Fa bene Sala ad esultare, fa bene Lepore. Chi è arrivato magari secondo ed esulta, non si capisce bene di che.

Tutti hanno fatto rilevare il problema dell’astensionismo in salita, tutti dicono che non ce ne deve fregare niente perché conta solo vincere. Per chi è appassionato di politica invece conta anche capire dove sono finiti i voti. Per chi poi come me, probabilmente non avrebbe votato alcun candidato nella maggior parte delle città, o meglio, tutte tranne una, semplicemente perché non viene rappresentata un’area politica.

L’unico modo per capirlo è semplicemente quello di contare i voti.

Ecco allora una semplice tabellina, con numeri veri. Continua a leggere

Stupendo vedere tutti i più autorevoli esponenti di sinistra, tutti nessuno escluso, esprimersi a favore di Mimmo Lucano, ex Sindaco di Riace.

Fantastici, perché non si tratta di personaggi garantisti sempre e comunque, ma di forcaioli nati, di quelli che davanti alle sentenze di condanna dicono sempre: le sentenze non si discutono mentre davanti alle sentenze di assoluzione esprimono tutto il loro scetticismo. Purché tutto ciò riguardi i loro avversari politici. Continua a leggere

Ricordo ancora un avviso che mi arrivò che mi informava che ero stato il primo in Italia a pubblicare un video di quella ragazzina impertinente e coraggiosissima che aveva affrontato sfrontatamente i grandi del mondo.

Che fine ha fatto? come usa quella popolarità acquisita negli anni?

Direi male, come tutti d’altronde.

Quando viene a dirci che la politica fa solo “BLA BLA BLA” e lo dice proprio in Italia, direi che si è data al populismo assoluto.

Proprio nel momento in cui mezzo mondo si ritrova a pagare l’energia quasi il doppio, grazie ai provvedimenti ecologici. In Italia, dove la maggior parte degli investimenti governativi sono spesi per promuovere il risparmio energetico. Quando si è impestato il mondo di auto elettriche senza che si sia trovato ancora un modo nuovo, ecologico e sicuro per produrre l’energia necessaria a far camminare tutte queste vetture.

Ecco, Greta, sei sicura di aver dato un titolo corretto al tuo discorso?

Potevi semplicemente dire che si è fatto molto ma bisogna fare di più e meglio. Oppure questo discorso potevi andare a farlo a Pechino e non a Milano.

La risposta alla sentenza sulla Trattativa si divide in 4 filoni.
1) Quelli che non gliene frega niente e la ignorano perché assolve qualcuno di parte avversa, e sono la stragrande maggioranza.
2) Quelli che festeggiano perché è stato assolto qualcuno della propria parte.
3) I forcaioli nati, che per loro non è cambiato niente, ripropongono teoremi, trame, farse e anche film. Inutile dire da che parte stanno, che è una, perché ormai sono tutt’uno.
4) Chi non gliene frega niente di chi è stato assolto ma gli frega solo che sia giunta a termine questa vergogna dall’esito scontato e che il problema non è solo giudiziario ma prima di tutto politico. Questa è una piccola minoranza ma sono fiero di farne parte
DIREI CHE NELLA FASE SONDAGGI LUI È IL VINCITORE
Sorretto solo dal suo partito del 3% e da un altro partito che gli fa perdere più voti di quanti gliene porti, sta al 18%. A Roma! guardate che è un miracolo, Roma la balena arenata. Ci piaccia o no il personaggio, e a me non piace, bisogna dargli atto di essere il più credibile di quella accozzaglia di candidati che per presentarsi ancora nella capitale possono solo contare nel menefreghismo assoluto e il non amore per la propria città del popolo romano.

Cara Monica, caro Esterino,

leggo da alcune ore vostre esternazioni, minacce, perché vi ritenete colpiti dalla gogna mediatica.

Sinceramente rimango basito, vi siete svegliati da un sonno profondo, avete sognato per anni di essere in un altro mondo? Il problema è che questo mondo, brutto, veramente brutto, è il vostro mondo, non è un altro. È un mondo che tutti voi ma anche io abbiamo contribuito a costruire. Risale tutto a tempi lontani, dagli attacchi a Andreotti, poi divenuto sistema con l’avvento di Berlusconi, mai avversato politicamente e sempre e solo con attacchi personali, insulti e quant’altro. Poi è arrivata l’epoca dei social, sono arrivati i 5S, vostri amici, che hanno sfigurato l’uso dei social trasformandoli da elementi socializzanti a elementi di guerra violenta. Continua a leggere

Alcuni giornali italiani, i soliti, che purtroppo siamo costretti a chiamare giornali, riaccendono il caso patrimoniale.

Come lo fanno? con una bufala, anzi due.

La notizia qual è? semplice, la Spd in Germania propone la tassa patrimoniale e improvvisamente i sondaggi fanno balzare la Spd al primo posto, spodestando la Cdu.

Rimettendo qualcosa al suo posto, analizziamo un po’ come stanno le cose. Continua a leggere

Ormai tutti parlano di virus, di vaccini, e su questo ringraziamo i media che hanno speculato in  modo vergognoso sulla disgrazia, facendo ore e ore di trasmissioni e pagine e pagine di giornali, quotidianamente e a costo vicino allo zero.

Fin qui nulla di nuovo. La cosa che mi porta invece a riflettere, è leggere post e soprattutto milioni di commenti sui social. Ora se a questo, mi dite: si ok, ma i social… Ecco, se dite così, siete ignoranti e soprattutto succubi del sistema anche voi. Scherzo, ma i social non sono mai il problema, anzi i social hanno l’utilità di farci vedere cosa e chi ci vive intorno e ci dicono la verità, non quello che il nostro vicino di casa vuol far credere di essere.

Dicevo, leggere i commenti, sì, sempre purtroppo schierati, o con i guelfi o con i ghibellini. O di qua o di là, impossibile porre domande o dubbi perché vieni prontamente classificato. Continua a leggere

È abbastanza deprimente ormai assistere a qualsiasi discussione. È difficilissimo ormai vedere dividersi nei temi attuali nel merito, nell’essenza delle cose, tutto ormai è guerra fra guelfi e ghibellini. Qualcuno purtroppo crede che la guerra sia ancora fra destra e sinistra, roba del secolo scorso, ma non è così. Ormai ci si colora e si appartiene a istinto, spesso guidati dai media fuorvianti, ma purtroppo ci è difficile comprendere che non tutto è bianco o nero, che esistono i colori e le sfumature e noi esseri pensanti dovremmo essere in grado di distinguere e avere uno spirito critico più obiettivo di quello che si vede nei talk-show, vera barbarie del pensiero nobile, dove esiste solo scontro di appartenenza fra bianchi e neri e dove le carte le danno conduttori che sono più partigiani dei loro ospiti e non fanno nemmeno nulla per nasconderlo.

Perché tutto questo è deprimente? Perché questa sciagura planetaria della pandemia avrebbe dovuto unire, smussare e invece no, ha acuito le divergenze, allungato le distanze e soprattutto potenziato il livello di violenza.

Possibile che non si possa farsi delle domande o chiedere risposte su temi specifici, ma si debba prendere per forza per buono tutto ciò che viene dalla propria parte e sbagliato ciò che viene dalla parte avversa?

La libertà è ormai un tema sbandierato da tutti, un po’ a caso con incongruenze che a volte fanno rabbrividire.

Giusto per fare qualche esempio, il tema della vaccinazione. Escludiamo dalla vita sociale chi non si vaccina. Un ricatto bello e buono, ma che in realtà nasconde una debolezza, ovvero non essere in grado rendere il vaccino  obbligatorio. Il discorso è semplice, c’è tutta una parte politica che ha sempre sostenuto che curarsi o meno è una libertà individuale indiscutibile, fino a spingersi nell’area di propensione all’eutanasia.

Ora se osservate i soggetti, vedrete una miscela incomprensibile fra le parti, scambi di posizionamento che a me fanno venire in mente un solo termine: incoerenza.

Anche se usciamo da temi nobili dei diritti, dai principi e andiamo su questioni terra terra, non possiamo non notare atteggiamenti stridenti.

Nei giorni scorsi ho sentito da parte di media e di amici frasi violente contro gestori di bar, che peraltro non hanno fiatato, ma sono stati difesi da un politico e quindi l’area avversa ha dovuto per forza di cose attaccarli. Ho letto ovunque: non vogliono il green pass in nome del Dio_denaro.

Allucinante ragazzi e vi spiego perché. C’era in ballo un provvedimento che avrebbe rischiato di far chiudere decine di migliaia di esercizi, che tradotto in termini reali, calcolando attività e indotto, significa qualche centinaio di migliaia di posti di lavoro. Tutto ciò ci è indifferente, anzi ben venga, però dobbiamo sorbirci, prime pagine, trasmissioni televisive e discussioni interminabili per una fabbrica che chiude e lascia a casa 50 dipendenti. 50 sono tanti amici lo so, ma non è possibile che vi facciano effetto solo loro e ve ne freghiate altamente del milione di persone che hanno perso il lavoro a causa del covid. Eh ma il Covid … no amici non tutto era indispensabile, alcune chiusure sono state fatte a caso, erano evitabili.

Il GreenPass ? ottima soluzione, forse indispensabile per alcune attività. La prima cosa che ho pensato quando se ne è parlato è stato: bene, adesso quindi potranno riaprire anche le discoteche. Ingenuo che sono, quelle non riaprono.

I miei amici sono tutti favorevoli, per carità è giusto esserlo. Ho visto mio malgrado diverse trasmissioni televisive dove si è dibattuto a lungo sul tema, ma non ho mai sentito nessuno entrare nel merito e farsi domande sul funzionamento.

Allora ve lo chiedo io, mi spiegate come funzionerà, visto che la settimana prossima sarà già in vigore?

Sarà un app del nostro telefono che si collega al ministero, appare la foto e dice idoneo? Questa mi sembra l’unica cosa che può stabilire un vero controllo. È pensabile che tutto ciò sia messo in atto in pochi giorni? Non ci credo nemmeno se lo vedo. Poi dovremmo parlare delle connessioni italiane che sono a livello di terzo mondo.

O più semplicemente il green Pass è una roba come visto a Venezia, dove c’è una persona all’ingresso che vede se avete il pezzo di carta in mano?

Un pezzo di carta che ognuno può tranquillamente stamparsi da solo. Ecco questo sì che potrebbe essere pericoloso, perché potrebbe scatenare focolai a catena, sicuramente molti di più delle normali aperture attuali con i dovuti accorgimenti.

Perché mi faccio queste domande? Semplicemente perché il nostro Ministro ci ha ormai abituato a nefandezze di ogni tipo regalandoci un paese in ginocchio e i peggiori risultati del paese, quindi non ho motivi per essere ottimista.

Per finire, un consiglio agli amici: VACCINATEVI, VACCINATEVI, VACCINATEVI. Come qualche miliardo di persone ha già fatto, perché non c’è altra soluzione per superare questa disgrazia. Se stiamo in speranza di speranza… rischiamo di morire tutti, o di Covid o di fame.