Partiamo dall’inizio. Guido Barilla intervistato da Massimo Giannini rilascia questa dichiarazione.

 “Molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati, è un atteggiamento di rilassamento da parte di alcuni che io spero termini perché invece serve l’energia di tutti”

Non è nemmeno una delle provocazioni senza ritegno buttate lì da tipi come Briatore, peraltro quasi sempre realistiche. No, direi che  è una fotografia della realtà attuale, vista da un imprenditore che come potrete vedere nella mia copertina, assume veramente. Leggete qui se non ci credete.

La dichiarazione naturalmente scatena un pandemonio e via con i luoghi comuni e su e giù con le leggende metropolitane.

La frase che si legge di più ed è dettata da alcuni politici di sinistra è naturalmente: parli bene tu che hai ereditato una fortuna.

Frase e concetto che a me fa rabbrividire, ancora una volta l’invidia sociale fa da padrona e oscura cervelli e non permette di ragionare sul tema.

Vorrei chiedere a tutti, voi veramente pensate che fare l’imprenditore non sia un lavoro impegnativo tanto quanto fare il netturbino? stiamo parlando di lavoro non di compensi. Se pensate che siccome uno eredita un impero si mette in panciolle e non fa un tubo tutta la vita, allora non ve ne siete accorti ma siete grillini. Lo so questa è un’ ingiuria infamante della maggiore specie, ma a volte ve la meritate.

Giusto per dire, l’Italia è piena di rampolli che hanno ereditato fortune e aziende, e che purtroppo erano fanciulli della specie proprio simile a quella descritta nella frase. Com’è finita? che le aziende sono sparite o sono finite in mani straniere.

Vediamo il caso Barilla? Guido Barilla è Presidente del gruppo dal 1993 e da quella data la porta avanti. L’ ha fatta fallire? no, non solo, ha portato il fatturato da 1,8 milioni a 3,7 miliardi di euro. Ha acquisito marchi e fabbriche in Italia e all’estero, ha costruito stabilimenti nel mondo, anche in Usa.

Torniamo a noi, su Facebook Nicola Morra scrive: Tanti si stanno indignando per le parole di Guido Barilla.

Iniziamo con il boicottare i prodotti dei suoi marchi. L’indignazione sarà più efficace. (vedi post originale)

 

Il Presidente dell’Antimafia, che lancia un’intimidazione in stile mafioso a un gruppo industriale, proponendo un boicottaggio che potrebbe mettere in difficoltà solo alcuni dei quasi 9000 dipendenti della Barilla, non di certo l’uomo. La colpa? aver detto una cosa ovvia, ovviamente comprensibile solo dalle persone oneste e dotate di qualche neurone.

Questo paese non ha futuro.

 

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Gerardo Passio

Condivido ogni parola. D’altra parte da chi poteva venire la proposta se non dal MoVimento 5S che annunziò dal balcone di Palazzo Chigi la sconfitta della povertà, col Reddito di Cittadinanza…?!