No, la divisione non è fra destra e sinistra.

Quello è nelle favole e nella rappresentazione di una informazione che non sa guardare oltre la punta delle proprie scarpe e soprattutto che è totalmente dipendente dalla classe politica.

No, abbiamo due paesi Italia.

Una è costituita da una parte di imprenditori che prendono in mano la valigetta e corrono in giro per il mondo a cercare paesi che stanno meglio di noi a cui poter vendere il prodotto italiano. Poi ci sono gli imprenditori che sfruttano al massimo il Bonus e riedificano mezza Italia, tirando su un settore disastrato ma anche l’intero indotto costituito da migliaia di industrie. Accanto a questi, milioni di lavoratori, siano essi autonomi o dipendenti, che nonostante tutto e tutti ogni mattina si alzano e danno il loro contributo affinché questo paese non sprofondi nel baratro. Il nemico più grosso che hanno è lo Stato, che li rallenta, li opprime, li sfinisce con la burocrazia e con la lentezza e l’inefficienza dei suoi uffici.

Poi c’è lo sport che incassa medaglie e coppe ormai ovunque nel mondo e in ogni occasione.

A fianco a tutto questo ci sono registi, attori, artisti vari che portano nel mondo i nostri valori storici apprezzati ovunque. Un esempio concreto? quei quattro ragazzetti romani, che spopolano in tutta Europa, e poi  attaccano gli States. Se qualche tempo fa mi avessero detto che un gruppo Rock Italiano avrebbe aperto un concerto dei Rolling Stones in Usa, avrei chiamato l’ambulanza.

Questo è un mondo, poi c’è l’altro. Quello della politica politicante, dell’informazione, degli intellettuali falliti che hanno sempre la verità in tasca pur non avendone mai azzeccata una.

Quel mondo che riesce a dividere il paese sul green pass, quel mondo che da due giorni discute del Ddl Zan. Vi sento già che mi state dicendo: ah per te non è un argomento importante? Al contrario, proprio perché è importante non credo si possa affidare a un incapace e a una leggina che non risolve nulla, completa o incompleta che sia. Una legge che serve solo a creare la solita rappresentazione falsa Dx > Sx e cercare di trarne profitti politici, bassi, sporchi e personali.

Mi fermo qui sull’argomento perché merita più di qualche riga per essere analizzato.

Però pensateci, se non siete convinti, stasera accendete la Tv, guardate il Tg7 e cercate di capire, quanta Italia, quella vera e onesta è rappresentata e quanto invece quella delle chiacchiere, del gossip mascherato da politica.

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Giorgio

Io ho questa teoria, sicuramente elaborata da menti più autorevoli. La democrazia è un concetto debole, che non scalda i cuori. Ritengo che abbia iniziato dalla fine degli anni 80 ad appannarsi, per un motivo specifico, il crollo del comunismo. Per me il concetto di democrazia che conosciamo meglio (e già solo per il fatto che utilizziamo la stesse parole per le esperienze più differenti, è veramente arido), quella parlamentare, ha avuto bisogno di gruppi che si raggrumassero intorno a ideologie o pensieri forti per far vivere in maniera produttiva l’esperienza dell’emiciclo. Slegandosi questi legami, lo stesso parlamento ha perso e perderà sempre più di significato, domani peggio di oggi. Un guscio vuoto che deprime questo tipo di democrazia che abbiamo