ADRIANO AMATO

La guerra dell’informazione a mezzo fake contro i due Matteo non ha mai fine!
 
Questa mattina vedo tutti i social e anche qualche giornale infestato da un tweet di Salvini sulla carbonara. Il commento è quasi sempre lo stesso: non sa fare nemmeno la carbonara.
In realtà i milanesi, tutti sanno fare perfettamente la carbonara. Tuttavia conosco quella foto e non mi convince, quindi perdo 3 minuti esatti in ricerca. Risultato. Il post è del 2019, ma la foto non è quella. Quello è un fake che gira da due anni e qualcuno riesuma di nuovo oggi.

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 personaCredo sappiate chi è quest’uomo, voi che guardate assiduamente i Talk e Tg de LA7, perché immagino che ne abbiano parlato approfonditamente in ogni trasmissione.
Pietro Vignali, Sindaco di Parma. Sì è dimesso nel Settembre del 2011 a seguito di una indagine della Procura. Non è uno dei tanti casi di arresto di sindaci, questo è un caso che ha segnato un punto cruciale nella storia Italiana.
Io sogno un paese-Europa dove un incaricato acquisti i vaccini per tutti senza dover avere l’assenso unanime di tutti i leader. Un paese dove si stabiliscano regole uguali per tutti. Attenzione, regole, non restrizioni. Le restrizioni possono essere diverse secondo i dati di una zona, le regole no. Un paese-Europa dove il sistema di vaccinazione e le regole per vaccinarsi siano uguali per tutti.
Un sogno che non vedrò mai avverato. Ma chiedere che tutto questo sia reale almeno per la nostra microspica, piccolissima Italia è così impossibile?
Ne abbiamo viste di ogni in questo anno di pandemia, ma quello a cui stiamo assistendo nelle vaccinazioni è veramente assurdo. Potrei fare un elenco di assurdità lungo una quaresima, ma mi soffermo solo sul sistema di prenotazioni.
Lombardia e Lazio, due sistemi completamente differenti.
Vi scandalizzate se dico che il sistema Lombardia personalmente lo ritengo più giusto? Vediamo la differenza. In Lombardia la Regione, ti contatta, ti chiama, ti prenota. Nel Lazio entri nel sito e ti prenoti scegliendo anche dove vaccinarti.
Giorni fa azzardai l’ipotesi che il vaccino a mio parere dovesse essere obbligatorio per tutti. Chiaro che non è possibile, non è pensabile mandare i carabinieri a casa di chi non vuole vaccinarsi. C’è però una questione più pratica. Lo stato che ti impone una prenotazione è come se ti dicesse che tu quel vaccino lo devi fare. Lo stato che ti dice, se proprio vuoi vaccinarti entra nel sito e prenotati è come se ti dicesse che il vaccino è quasi una cosa superflua.
All’atto pratico invece vediamo che quello della Lombardia ha creato un’enormità di problemi, anche se al di là delle leggende, i vaccini sono comunque stati fatti. Il sistema Lazio è andato liscio come l’olio.
Probabilmente se si fosse messo in funzione un sistema di convocazione nazionale centralizzato, ma coadiuvato dalle sanità locali e dai medici di base, forse avremmo ottenuto il risultato migliore. E soprattutto non avremmo visto questa stupida gara fra regioni che nasconde tutt’altre verità.
Non c’era il tempo? Ma scherziamo? ci sono stati mesi e mesi di tempo per programmare tutto questo e invece abbiamo avuto un governo che non avendo fatto il resto di niente all’ultimo momento ha scaricato tutto sulle regioni dicendogli: arrangiatevi.
 
Ho espresso più volte in questo anno trascorso le mie perplessità personali sul modo illogico in cui venivano effettuate le chiusure, non è una novità.
La mia idea del tutto personale da uno del tutto incompetente che però osserva cosa fanno gli altri paesi era che forse occorrevano maggiori controlli sulle regole basilari e minori chiusure di attività.
Quando ne parli con qualcuno, ti dice che prima la salute poi l’economia. Di solito a dirtelo sono quelli che non rischiano nulla, né la salute né il piatto di minestra.
Altri ti dicevano, no bisogna chiudere e risarcire. E io sempre lì a dire: a parte che di risarcimenti se ne vedono pochi, (questo era un anno fa, c’è gente che sta ricevendo oggi le mensilità di Marzo-Aprile 2020) ma comunque i ristori non sono sufficienti a mantenere in vita le attività.
Due motivi. 1) le cifre sono esigue, sono relative in pratica agli utili, non tengono conto dell’enorme quantità di spese fisse che corrono anche se l’attività è chiusa. 2) sono parziali. Finalmente pare che abbiamo mandato in cantina i codici Ateco, ma non è sufficiente. Ci sono una quantità enorme di piccole imprese sia commerciali che produttive che pur rimanendo aperte hanno visto dimezzato il loro fatturato perché i loro clienti sono chiusi. Se escludiamo le aziende di vendita online e le farmaceutiche, praticamente tutte. Invece vengono risarcite solo le attività chiuse.
Non ho dubbi che per lo stato sarebbe praticamente impossibile risarcire tutti in modo adeguato, per questo credo fosse meglio tenere aperto, controllare, e spendere i quattrini e il tempo tutto sui vaccini.
Me ne frego delle vite umane? Forse se ne frega chi ha pensato i vaccini in questo modo, visto che ancora oggi gli ultraottantenni sono vaccinati solo in parte.
La realtà è che le chiusure non porteranno mai a zero contagi. Chi contesta queste cose anche se è uno scienziato non sa di che parla, perché adesso c’è un anno di storia di un mondo intero e la storia ce lo dice chiaramente che chi ha chiuso e chi non ha chiuso ha ottenuto esattamente gli stessi risultati di contagi e decessi.
Detto questo attendo gli statistici che mi parlino delle variabili ..