MALAINFORMAZIONE

La risposta alla sentenza sulla Trattativa si divide in 4 filoni.
1) Quelli che non gliene frega niente e la ignorano perché assolve qualcuno di parte avversa, e sono la stragrande maggioranza.
2) Quelli che festeggiano perché è stato assolto qualcuno della propria parte.
3) I forcaioli nati, che per loro non è cambiato niente, ripropongono teoremi, trame, farse e anche film. Inutile dire da che parte stanno, che è una, perché ormai sono tutt’uno.
4) Chi non gliene frega niente di chi è stato assolto ma gli frega solo che sia giunta a termine questa vergogna dall’esito scontato e che il problema non è solo giudiziario ma prima di tutto politico. Questa è una piccola minoranza ma sono fiero di farne parte

Cara Monica, caro Esterino,

leggo da alcune ore vostre esternazioni, minacce, perché vi ritenete colpiti dalla gogna mediatica.

Sinceramente rimango basito, vi siete svegliati da un sonno profondo, avete sognato per anni di essere in un altro mondo? Il problema è che questo mondo, brutto, veramente brutto, è il vostro mondo, non è un altro. È un mondo che tutti voi ma anche io abbiamo contribuito a costruire. Risale tutto a tempi lontani, dagli attacchi a Andreotti, poi divenuto sistema con l’avvento di Berlusconi, mai avversato politicamente e sempre e solo con attacchi personali, insulti e quant’altro. Poi è arrivata l’epoca dei social, sono arrivati i 5S, vostri amici, che hanno sfigurato l’uso dei social trasformandoli da elementi socializzanti a elementi di guerra violenta. Continua a leggere

Alcuni giornali italiani, i soliti, che purtroppo siamo costretti a chiamare giornali, riaccendono il caso patrimoniale.

Come lo fanno? con una bufala, anzi due.

La notizia qual è? semplice, la Spd in Germania propone la tassa patrimoniale e improvvisamente i sondaggi fanno balzare la Spd al primo posto, spodestando la Cdu.

Rimettendo qualcosa al suo posto, analizziamo un po’ come stanno le cose. Continua a leggere

È abbastanza deprimente ormai assistere a qualsiasi discussione. È difficilissimo ormai vedere dividersi nei temi attuali nel merito, nell’essenza delle cose, tutto ormai è guerra fra guelfi e ghibellini. Qualcuno purtroppo crede che la guerra sia ancora fra destra e sinistra, roba del secolo scorso, ma non è così. Ormai ci si colora e si appartiene a istinto, spesso guidati dai media fuorvianti, ma purtroppo ci è difficile comprendere che non tutto è bianco o nero, che esistono i colori e le sfumature e noi esseri pensanti dovremmo essere in grado di distinguere e avere uno spirito critico più obiettivo di quello che si vede nei talk-show, vera barbarie del pensiero nobile, dove esiste solo scontro di appartenenza fra bianchi e neri e dove le carte le danno conduttori che sono più partigiani dei loro ospiti e non fanno nemmeno nulla per nasconderlo.

Perché tutto questo è deprimente? Perché questa sciagura planetaria della pandemia avrebbe dovuto unire, smussare e invece no, ha acuito le divergenze, allungato le distanze e soprattutto potenziato il livello di violenza.

Possibile che non si possa farsi delle domande o chiedere risposte su temi specifici, ma si debba prendere per forza per buono tutto ciò che viene dalla propria parte e sbagliato ciò che viene dalla parte avversa?

La libertà è ormai un tema sbandierato da tutti, un po’ a caso con incongruenze che a volte fanno rabbrividire.

Giusto per fare qualche esempio, il tema della vaccinazione. Escludiamo dalla vita sociale chi non si vaccina. Un ricatto bello e buono, ma che in realtà nasconde una debolezza, ovvero non essere in grado rendere il vaccino  obbligatorio. Il discorso è semplice, c’è tutta una parte politica che ha sempre sostenuto che curarsi o meno è una libertà individuale indiscutibile, fino a spingersi nell’area di propensione all’eutanasia.

Ora se osservate i soggetti, vedrete una miscela incomprensibile fra le parti, scambi di posizionamento che a me fanno venire in mente un solo termine: incoerenza.

Anche se usciamo da temi nobili dei diritti, dai principi e andiamo su questioni terra terra, non possiamo non notare atteggiamenti stridenti.

Nei giorni scorsi ho sentito da parte di media e di amici frasi violente contro gestori di bar, che peraltro non hanno fiatato, ma sono stati difesi da un politico e quindi l’area avversa ha dovuto per forza di cose attaccarli. Ho letto ovunque: non vogliono il green pass in nome del Dio_denaro.

Allucinante ragazzi e vi spiego perché. C’era in ballo un provvedimento che avrebbe rischiato di far chiudere decine di migliaia di esercizi, che tradotto in termini reali, calcolando attività e indotto, significa qualche centinaio di migliaia di posti di lavoro. Tutto ciò ci è indifferente, anzi ben venga, però dobbiamo sorbirci, prime pagine, trasmissioni televisive e discussioni interminabili per una fabbrica che chiude e lascia a casa 50 dipendenti. 50 sono tanti amici lo so, ma non è possibile che vi facciano effetto solo loro e ve ne freghiate altamente del milione di persone che hanno perso il lavoro a causa del covid. Eh ma il Covid … no amici non tutto era indispensabile, alcune chiusure sono state fatte a caso, erano evitabili.

Il GreenPass ? ottima soluzione, forse indispensabile per alcune attività. La prima cosa che ho pensato quando se ne è parlato è stato: bene, adesso quindi potranno riaprire anche le discoteche. Ingenuo che sono, quelle non riaprono.

I miei amici sono tutti favorevoli, per carità è giusto esserlo. Ho visto mio malgrado diverse trasmissioni televisive dove si è dibattuto a lungo sul tema, ma non ho mai sentito nessuno entrare nel merito e farsi domande sul funzionamento.

Allora ve lo chiedo io, mi spiegate come funzionerà, visto che la settimana prossima sarà già in vigore?

Sarà un app del nostro telefono che si collega al ministero, appare la foto e dice idoneo? Questa mi sembra l’unica cosa che può stabilire un vero controllo. È pensabile che tutto ciò sia messo in atto in pochi giorni? Non ci credo nemmeno se lo vedo. Poi dovremmo parlare delle connessioni italiane che sono a livello di terzo mondo.

O più semplicemente il green Pass è una roba come visto a Venezia, dove c’è una persona all’ingresso che vede se avete il pezzo di carta in mano?

Un pezzo di carta che ognuno può tranquillamente stamparsi da solo. Ecco questo sì che potrebbe essere pericoloso, perché potrebbe scatenare focolai a catena, sicuramente molti di più delle normali aperture attuali con i dovuti accorgimenti.

Perché mi faccio queste domande? Semplicemente perché il nostro Ministro ci ha ormai abituato a nefandezze di ogni tipo regalandoci un paese in ginocchio e i peggiori risultati del paese, quindi non ho motivi per essere ottimista.

Per finire, un consiglio agli amici: VACCINATEVI, VACCINATEVI, VACCINATEVI. Come qualche miliardo di persone ha già fatto, perché non c’è altra soluzione per superare questa disgrazia. Se stiamo in speranza di speranza… rischiamo di morire tutti, o di Covid o di fame.

Mi spiace per gli amici affezionati a questa trasmissione, ma Report è sempre stata questa e Ranucci non è altro che l’erede e allievo della Gabanelli.

Torno indietro nel tempo. Forse 20 anni fa circa, guardavo molto poco la televisione, ma una sera per caso mi imbatto in Report, di cui avevo sentito parlare molto bene diversi amici.

Vedo un servizio su una questione edilizia a Roma, il caso vuole che conoscessi molto bene quella questione, tutti i dettagli e ogni particolare. Rimango esterrefatto perché tutto quello che sento dire è completamente sbagliato, non una notizia vera. Capisco anche subito il sistema, nessuna accusa precisa a nessuno, però si danno una serie di notizie che nella realtà non hanno alcuna connessione, ma messe in fila suggeriscono all’ascoltatore, senza dirglielo, che dietro c’è del marcio. Continua a leggere

Se vi aspettate che vi dia io la risposta, perdete tempo, la domanda dovete rivolgerla a voi stessi e rispondervi, onestamente se ci riuscite.

Cosa mi spinge a curiosità? le migliaia di pubblicazioni viste in poche ore, tutte accompagnate da titoli o premesse del tipo: manifestazione regolare, distanziamenti osservati. Ora se guardate questa foto, che sia stato osservato il distanziamento, risulta difficile crederlo, ma facciamo finta di sì.

Cosa mi sorprende ma nemmeno tanto?

Che la foto è simile, quasi fotocopia a tutte quelle pubblicate dai giornali di regime, riguardanti gente in strada, Roma Via del Corso o varie città italiane, le manifestazioni dei ristoratori, mai quelle sindacali, dove i titoli erano tutti: ASSEMBRAMENTO!

Spesso ho cercato di verificare quelle foto ingrandendole, e i distanziamenti c’erano sempre e comunque. Ma i difensori del Ministro Speranza senza Speranza, si affrettavano sempre a commentare con esclamazioni solenni del tipo: Italiani incoscienti, irresponsabili, per colpa loro non ne usciremo mai. Esattamente quello che qualcuno voleva per giustificare le proprie incapacità e i propri “crimini”. Girare le colpe ai cittadini.

Cosa mi sorprende ma non troppo? che quei difensori  sono gli stessi che oggi si affrettano a giustificare queste foto.

Non prendo posizione su cosa sia giusto o sbagliato, metto solo in luce l’incongruenza delle posizioni altrui a cui do un unico consiglio: vergognatevi!

Solo per una cosa, perché siete stati di parte e disonesti, o prima o oggi.

 

Premetto che in questa mia riflessione non intendo minimamente parlare di Matteo Renzi, non so se lui abbia spiegato le motivazioni e non mi interessa saperlo. Diciamo anche che se parliamo di servizi segreti, non ci è dato sapere la verità, perché qualora ce ne dessero una non sarebbe la verità.

Quello che ha solleticato la mia curiosità è il servizio di Report, trasmissione che anche da lontano, seguo da anni per i suoi servizi allucinanti, per le sue pretese inchieste giornalistiche che non sono mai state né inchieste né giornalismo.

Quando ho sentito il resoconto della testimonianza di questa fantomatica insegnante, sono rimasto allibito, per l’incongruenza del racconto, a cui solo chi vuole credere a tutti i costi a babbo natale può credere.

Il finale del racconto poi mi ha fatto scoppiare dalle risate. Mi riferisco alla frase che ci dice che i due una volta finito l’incontro, uno è andato a Firenze l’altro a Roma. Subito mi chiedo, ma come fa a dirlo? Forse essendoci l’Autogrill a ponte, uno attraversa il bar e va dall’altra parte della strada, ma tu come fai a vedere dal parcheggio tutto ciò?

 

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Ogni tanto c’è un tormentone su un argomento specifico, di solito imposto, e tutti ne parlano, tutti si indignano, spesso senza sapere di che parlano.

La settimana scorsa è stata la volta del selciato del Tevere coperto d’asfalto dalla Raggi. E via, scandalo, indignazione e di tutto di più.

Naturalmente concordo, coprire i sampietrini, simbolo di Roma, è scandaloso.

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Cerchiamo di essere seri senza cadere nei soliti luoghi comuni. Ieri c’era un articolo di Repubblica che girava molto sui social con una foto di Roma, Via del Corso e il titolone: assembramento a Roma.
La foto mostrava che non c’era alcun assembramento. Le persone erano tutte distanziate tra loro e avevano tutti la mascherina.
A Repubblica è andata male, perché la foto che voleva mostrare non era quella ma un’altra che si vede nel giornale dove c’era un ammasso di persone.
Il fatto però è che la foto era la stessa, solo che una presa dall’alto e quindi si vedeva l’ammasso e una da vicino e si vedeva la verità.
Ma comunque su Fb, sotto a quella foto dove si vedeva solo regolarità, solo commenti di gente indignata che diceva: ecco, è colpa nostra, così ci richiudono. In realtà la gente faceva ciò che è consentito. Repubblica ha fatto il suo dovere di organo del potere, e ha ottenuto il risultato che vuole Speranza.
Poi c’erano altre foto, ad esempio una di Bologna, strada centrale strettissima, strapiena di gente.

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Premetto non voglio parlare di come si evolverà la situazione allentamenti delle restrizioni, lo affronterò quando vedrò nero su bianco le nuove regole.

Proprio per capire meglio le motivazioni delle nuove regole che arriveranno, nel mio piccolo vorrei arrivarci preparato, cercando di conoscere qual è in effetti la situazione attuale del nostro paese.

Qual è rispetto agli altri paesi lo abbiamo visto in un mio post precedente (QUI). Siamo i primi per numero di decessi, siamo gli ultimi per vaccinazioni effettuate, siamo i peggiori per situazione economica.

Veniamo invece al nostro interno. Se guardo giornali e tv, mi pare che continui la gara alle regioni più brave e quelle peggiori. Naturalmente secondo la posizione politica di chi racconta, cambiano i supporti. A volte si portano in trionfo regioni che non fanno nulla di più di altre e viceversa si mettono alla gogna regioni che hanno pari problemi di tante altre. Continua a leggere