POLITICA

Sarebbero questioni interne di un partito che a noi poco interessano, invece diventa un teatro in diretta nazionale a reti unificate.

Un partito decide di darsi un nuovo leader? Fa un congresso, lo vota e una volta eletto fa una conferenza stampa e lo comunica.

Loro no, anche perché non è un partito ma un’entità privata con un proprietario ben definito, una società per azioni a socio unico. In questo caso di solito è il padrone che decide se affidare la gestione a una persona di fiducia. Loro no, c’è un personaggio estraneo che decide di mettersi alla testa del “partito”. Tutto può succedere, ma la ragione vorrebbe che padrone e amministratore unico si siano incontrati, abbiano discusso e si siano accordati su tutta la linea.

Niente di tutto questo, si parlano attraverso stampa, uno fa una dichiarazione, l’altro la smentisce, l’altro fa una conferenza stampa e annuncia tutto il suo programma e anche un nuovo statuto in cui si precisa che il padrone delle ferriere non conta più un tubo.

Finisce la conferenza e tutti in attesa della risposta del padrone, che oggi arriva a mezzo stampa e naturalmente è negativa.

In tutto questo la stampa cialtrona ci sguazza e da tre giorni non parla d’altro, quella stampa che ha fatto lievitare a dismisura un movimento assurdo e tutta la sua classe politica improvvisata.

Eppure sentiteli, tutti lì attenti a cosa dice uno, cosa risponderà l’altro, come se il futuro dell’Italia fosse legato a quello che potrà succedere dentro questo indecoroso teatrino.

Io potrei anche essere d’accordo, perché a mio umile personale avviso, la sparizione definitiva di questo movimento dalla faccia della terra è l’unica condizione necessaria perché il nostro paese possa avere un futuro.

Attenzione però, non sono così ingenuo da non capire quale parte stia giocando il Pd in questa commedia dell’assurdo, visto che il nulla-Conte è sostenuto più da loro che dai 5S stessi.

In conclusione, l’unico sentimento che provo, è disgusto, non so voi.

Partiamo dall’inizio. Guido Barilla intervistato da Massimo Giannini rilascia questa dichiarazione.

 “Molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati, è un atteggiamento di rilassamento da parte di alcuni che io spero termini perché invece serve l’energia di tutti”

Non è nemmeno una delle provocazioni senza ritegno buttate lì da tipi come Briatore, peraltro quasi sempre realistiche. No, direi che  è una fotografia della realtà attuale, vista da un imprenditore che come potrete vedere nella mia copertina, assume veramente. Leggete qui se non ci credete.

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Evidentemente è così, non è più intoccabile ma non se n’è accorto. E fu così che colto di sorpresa da una condanna a tre anni di galera (di cui naturalmente non farà nemmeno un giorno) ha iniziato a pubblicare dichiarazioni, video, incazzatissimo con la Magistratura, li insulta e li disconosce in un modo in cui Berlusconi non si è mai sognato di fare.

Non ha mai detto una parola in vita sua contro la malagiustizia, il manettarismo, le gogne mediatiche, le inchieste farsa sui politici, oggi però si è svegliato garantista che di più non si può.

Questi i fatti, ma veniamo all’inchiesta. Cosa penso personalmente? che questa inchiesta faccia acqua da tutte le parti, che le condanne ai Riva a 22 anni lo stesso giorno che esce dal carcere Brusca dopo 25 anni, è qualcosa che fa urlare.

I due Riva non hanno mai ucciso nessuno, Brusca ha ucciso 140 esseri umani e sciolto nell’acido un bambino.

So già che qualcuno si sta già opponendo alla mia frase e mi diranno che i Riva hanno ucciso molti Tarantini.

Non è così, la fabbrica dei Riva, che non hanno fatto loro ma l’hanno acquistata, fa una produzione che rilascia polveri. La tesi degli inquirenti è che quella polvere provochi il cancro. Tesi mai accertata scientificamente.

Quindi se mi lascia perplesso la condanna ai Riva, figuriamoci quella di Vendola.

Io invece lascerei da parte un attimo la giustizia e tornerei alla politica. Quello che sto per dire lo dico da almeno dieci anni, quindi niente di nuovo. Solo una domanda. Come è pensabile che in una questione così complessa, delicata e eclatante, l’allora governatore della Puglia non si sia preoccupato da un lato delle persone che morivano e dall’altro di tenere in vita il maggior sito produttivo della sua regione. Cosa avrebbe potuto fare? tanto, tantissimo, qualsiasi cosa possibile per trovare assieme ai Riva soluzioni tecniche per arginare il problema e nello stesso tempo mettersi di traverso di fronte ai giudici che chiudevano la fabbrica.

Lui era non pervenuto, come se la cosa non lo riguardasse. Eppure ho visto con i miei occhi Presidenti di regione mettersi fuori ai cancelli di fabbriche di pochissimi dipendenti per cercare soluzioni.

Quindi a me personalmente della sua condanna importa poco, ma invece penso che in quell’epoca una condanna politica l’avrebbe meritata eccome e invece, LUI,  era intoccabile.

Ha dell’incredibile la proposta buttata lì da Enrico Letta. Mario Draghi, un signore nato, ma ormai anche politico navigato, con molta diplomazia gli dice che non è il momento. Quello che ha pensato nello stesso momento,  non solo lui ma anche qualsiasi persona dotata di un minimo di intelletto è: “Enrì, ma che stai a dì?”.

Intanto una premessa sullo stile dei gossip da LA7. Salvini per aver chiesto di rivedere il coprifuoco, cosa che in qualche modo il Governo ha dovuto fare per buon senso, è stato quotidianamente tacciato di attentatore del governo.

Questo se ne esce con una roba destabilizzante che accende una polemica infinita fra chi pretende cose concrete e chi fa proclami e la passa liscia.

Veniamo al tema. Si vorrebbe che il maggior partito di Csx, il secondo partito di governo, prima di lanciare una proposta, l’abbia fatta vagliare dal suo centro studi e la presenti con numeri alla mano. Il Pd lo ha un centro studi ? la Meloni ce l’ha, il Pd comincio ad avere dubbi.

Un centro studi del partito a una domanda di Letta probabilmente gli avrebbe risposto, lascia stare è inutile fare calcoli, ci arriva anche un bambino che stai dicendo una cazzata grossa come l’universo. Continua a leggere

Un termine abusato ? Un termine improprio? cerchiamo di capire come viene usato.

Il vero significato è semplice, significa seguace del partito fascista e di Benito Mussolini.

Lo usiamo in questo senso? direi proprio di no, perché se così fosse sarebbe un termine che dovrebbero usare solo gli storici, o chiunque volesse raccontare le vicende del ventennio.

Mussolini è morto il 28 Aprile del 1945 e con lui il Partito Fascista, tutto ciò che viene dopo è solo folclore che un tempo chiamavamo “nostalgia” ma oggi farebbe ridere. Quel manipolo di deficienti che inneggiano oggi al fascismo, sono giovanotti che non sanno nemmeno cosa sia, cosa abbia fatto di preciso e per lo più innocui. Dico per lo più, perché non c’è dubbio che esistono ragazzi esaltati che in nome di qualcosa che nemmeno sanno cosa sia, compiono atti violenti. Dico innocui perché non sono di certo questi gli individui che possono attentare alla solidità della democrazia Italiana. Continua a leggere

Non c’è Tg dove non si dedichi almeno 5 o 10 minuti alle elezioni romane. Notizie, annunci, smentite, litigi fra le parti.

Voi ci credete? io no.

La mia personale opinione è che i giochi siano ancora tutti da fare, che niente sia definito, che nessuno dei candidati attuali sarà sicuramente candidato, nessuno dei ritirati non sarà sicuramente candidato. Continua a leggere

Ieri mentre rientravo a casa percorrendo le strade del Litorale sud di Roma, pensavo al livello infimo in cui sono ridotte tutte le strade della provincia che non sono di pertinenza comunale. Mi ricordano le strade che feci nel percorso della Parigi-Dakar nel Sahara, ma forse quelle erano migliori.

La strada che faccio quasi ogni giorno, che entra e esce nel mio centro abitato, è una disgrazia. Chi non è del luogo e ci vede percorrerla ci prende per matti, perché conosciamo tutte le buche, non quelle normali, ma quelle più insidiose per le nostre auto e le evitiamo guidando come in una gimkana. Continua a leggere

Se vi aspettate che vi dia io la risposta, perdete tempo, la domanda dovete rivolgerla a voi stessi e rispondervi, onestamente se ci riuscite.

Cosa mi spinge a curiosità? le migliaia di pubblicazioni viste in poche ore, tutte accompagnate da titoli o premesse del tipo: manifestazione regolare, distanziamenti osservati. Ora se guardate questa foto, che sia stato osservato il distanziamento, risulta difficile crederlo, ma facciamo finta di sì.

Cosa mi sorprende ma nemmeno tanto?

Che la foto è simile, quasi fotocopia a tutte quelle pubblicate dai giornali di regime, riguardanti gente in strada, Roma Via del Corso o varie città italiane, le manifestazioni dei ristoratori, mai quelle sindacali, dove i titoli erano tutti: ASSEMBRAMENTO!

Spesso ho cercato di verificare quelle foto ingrandendole, e i distanziamenti c’erano sempre e comunque. Ma i difensori del Ministro Speranza senza Speranza, si affrettavano sempre a commentare con esclamazioni solenni del tipo: Italiani incoscienti, irresponsabili, per colpa loro non ne usciremo mai. Esattamente quello che qualcuno voleva per giustificare le proprie incapacità e i propri “crimini”. Girare le colpe ai cittadini.

Cosa mi sorprende ma non troppo? che quei difensori  sono gli stessi che oggi si affrettano a giustificare queste foto.

Non prendo posizione su cosa sia giusto o sbagliato, metto solo in luce l’incongruenza delle posizioni altrui a cui do un unico consiglio: vergognatevi!

Solo per una cosa, perché siete stati di parte e disonesti, o prima o oggi.

 

Cerchiamo di essere seri senza cadere nei soliti luoghi comuni. Ieri c’era un articolo di Repubblica che girava molto sui social con una foto di Roma, Via del Corso e il titolone: assembramento a Roma.
La foto mostrava che non c’era alcun assembramento. Le persone erano tutte distanziate tra loro e avevano tutti la mascherina.
A Repubblica è andata male, perché la foto che voleva mostrare non era quella ma un’altra che si vede nel giornale dove c’era un ammasso di persone.
Il fatto però è che la foto era la stessa, solo che una presa dall’alto e quindi si vedeva l’ammasso e una da vicino e si vedeva la verità.
Ma comunque su Fb, sotto a quella foto dove si vedeva solo regolarità, solo commenti di gente indignata che diceva: ecco, è colpa nostra, così ci richiudono. In realtà la gente faceva ciò che è consentito. Repubblica ha fatto il suo dovere di organo del potere, e ha ottenuto il risultato che vuole Speranza.
Poi c’erano altre foto, ad esempio una di Bologna, strada centrale strettissima, strapiena di gente.

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Premetto non voglio parlare di come si evolverà la situazione allentamenti delle restrizioni, lo affronterò quando vedrò nero su bianco le nuove regole.

Proprio per capire meglio le motivazioni delle nuove regole che arriveranno, nel mio piccolo vorrei arrivarci preparato, cercando di conoscere qual è in effetti la situazione attuale del nostro paese.

Qual è rispetto agli altri paesi lo abbiamo visto in un mio post precedente (QUI). Siamo i primi per numero di decessi, siamo gli ultimi per vaccinazioni effettuate, siamo i peggiori per situazione economica.

Veniamo invece al nostro interno. Se guardo giornali e tv, mi pare che continui la gara alle regioni più brave e quelle peggiori. Naturalmente secondo la posizione politica di chi racconta, cambiano i supporti. A volte si portano in trionfo regioni che non fanno nulla di più di altre e viceversa si mettono alla gogna regioni che hanno pari problemi di tante altre. Continua a leggere