Jannik Sinner è in finale agli Internazionali d’Italia. Lo ripetiamo perché è una di quelle frasi che fanno venire i brividi. Un italiano in finale a Roma, nel torneo di casa, nel Foro Italico, nel cuore della passione tennistica del nostro Paese. Un sogno che diventa realtà, grazie a un campione che, ancora una volta, ha dimostrato di avere qualcosa in più. Non solo nel braccio, ma nella testa e nel cuore.
La partita contro Tommy Paul sembrava mettersi malissimo. Un primo set perso malamente per 1-6, con Sinner in evidente difficoltà, contratto, impreciso, quasi irriconoscibile. Paul ha giocato un gran tennis, ma Jannik ci ha messo del suo, sbagliando troppo e lasciando campo all’avversario. In quel momento, tanti si sono chiesti se stesse accusando la pressione, o se magari ci fosse qualche problema fisico. E invece, come già tante volte ci ha abituati, la risposta di Sinner è arrivata con i fatti, non con le parole.
Nel secondo set entra in campo un altro giocatore. Più determinato, più aggressivo, più lucido. E da lì cambia tutto. Jannik domina, impone il ritmo, lascia solo le briciole a Paul e lo travolge con un netto 6-0. Un “bagel” servito con stile, che rimette la partita in perfetto equilibrio e infiamma il pubblico romano. Da quel momento in poi, il match ha un solo padrone.
Nel terzo set, Sinner continua a martellare con precisione chirurgica. Il servizio torna a essere un’arma, i colpi da fondo sono profondi, e la gestione dei momenti chiave è da veterano. Tommy Paul prova a restare in partita, ma l’inerzia è ormai tutta dalla parte di Jannik. Il 6-3 finale è la logica conclusione di una rimonta spettacolare, costruita punto dopo punto con intelligenza tattica e sangue freddo.
Questa vittoria vale tanto. Non solo perché arriva in semifinale, non solo per la qualità dell’avversario, ma perché significa una cosa storica: Sinner è in finale a Roma. È la prima volta in assoluto per lui, e per tutto il tennis italiano è un evento che mancava da troppo tempo. Jannik ha raccolto l’eredità dei grandi e ora scrive una nuova pagina per il nostro sport.
Il ragazzo di San Candido continua a stupire per la sua maturità, per come riesce a leggere le partite, adattarsi, reagire. Non si abbatte mai, anche quando parte male. Non si esalta mai troppo, anche quando tutto gira nel verso giusto. È questa la vera forza di un campione: la continuità, la freddezza, la fame.
E ora ci aspetta una finale che profuma di leggenda. Qualunque sia l’avversario, sarà un match da vivere con il cuore in gola. Ma oggi, intanto, ci godiamo questo traguardo straordinario: Sinner è il primo italiano in finale agli Internazionali d’Italia nell’era moderna. Un risultato che lo consacra ancora una volta tra i grandi.
Roma lo ha accolto con un boato, e domenica sarà una bolgia. Il sogno è a un passo.
E Jannik, con il suo sguardo calmo e determinato, sembra pronto a prenderselo.