I SUBAPPALTI: l’ultima leggenda metropolitana

Non bastavano le fesserie che si continuano a dire sul quesito 4 del referendum dove molti sono convinti (dalla Cgil, mentitrice) che votando sì diminuiranno gli incidenti sul lavoro (l’ho spiegato qui) ma ora gira ovunque come una legenda metropolitana che il quesito è per abolire il subappalto. Chi conosce qualcosa del settore a sentire questa corbelleria strabuzza gli occhi. Veramente serve un ingegnere per capire che il subappalto è proprio la certezza della qualità e della sicurezza? No? basterebbe accendere il cervello per capire che i problemi c’erano quando le impresette si improvvisavano tuttofare, facevano le strutture, il cemento, la costruzione, gli impianti elettrici, idrici e termici.

Oggi non è più possibile per fortuna. Ognuno ha le sue competenze.

Allora vi spiego come funziona, soprattutto per quanto riguarda gli appalti pubblici.

Ogni impresa ha una certificazione che si chiama Soa, con una sigla. La sigla corrisponde a un determinato lavoro. Per ottenerla c’è una trafila lunghissima e in cui devi dimostrare 3000 cose per essere certificato di essere competente in quel campo. Quando c’è un appalto pubblico se si tratta di costruzioni, c’è una sigla principale che devi avere per partecipare e ottenere l’appalto. Poi nel progetto ci sono le sigle minori, ad esempio degli impianti. Se sei un’impresa a livello internazionale che possiede una divisione specializzata in quel settore, possiedi la certificazione idonea e sei a posto, se sei un’azienda media, devi necessariamente subappaltare a un’azienda che possiede la certificazione idonea.

Tutto questo che c’entra con il quesito referendario? Assolutamente nulla.

Ps: a proposito del famoso subappalto a cascata. Quella schifezza di nuovo codice fatto da Conte, fra le varie nefandezze scriveva che chi era un subappaltatore non poteva a sua volta subappaltare. Senza altre spiegazioni. È stato corretto. Vi faccio un esempio: un grande impresa subappalta gli impianti a un’altra impresa. La stazione appaltante può scrivere che la subappaltante per fare la piscina olimpionica può subappaltare il lavoro a un’azienda specializzata. Questo è il subappalto del subappalto possibile che secondo quel genio mentitore di Landini è “appalto a cascata”.

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