Immaginate una famiglia tipo, media, né disagiata, né ricchissima. Due figli, cresciuti tranquillamente ma a cui non è mancato nulla, anzi.
Giocattoli costosi, bei vestitini prima, robe firmate dopo. Smartphone, l’ultimo uscito. Una bella bici, poi il motorino o meglio la minicar. Vacanze ai tropici con i genitori, ma a Ibiza con gli amici ancora nemmeno maggiorenni. Per non parlare delle gite scolastiche all’estero. L’università, sempre tutto a carico dei genitori che vogliono il meglio per i figli. Poi si sposano, matrimonio costosissimo e gli regali anche la casa.
Nel frattempo tutto questo investimento ha dato i suoi frutti. I pargoli sono diventati grandi, hanno un avvenire ma anche un buon presente e guadagnano fior di quattrini.
Un giorno però si presentano dal padre e gli dicono che avrebbero bisogno di una casa al mare e quindi gli chiedono aiuto.
I padri possono essere diversi e diverse le risposte.
Il padre di tipo A.
Prende i figli separatamente da parte e con fare paterno gli spiega: Vedi figliolo, io e mamma, abbiamo fatto anche sacrifici per farti crescere bene, non ti abbiamo fatto mancare niente e oggi siamo orgogliosi di te perché ti sei fatto una posizione e puoi vivere una vita agiata. Adesso però è ora che cammini con le tue gambe. Hai tutte le ragioni per volere una casa al mare ma hai anche tutte le possibilità per accendere un mutuo e comprartela. In pratica, figliolo mio, è ora che inizi a contare solo su te stesso.
Il padre di tipoB.
Becero, benestante ma che si è fatto da solo, poco scolarizzato. Non li prende nemmeno da parte, ma alla prima occasione anche in mezzo a tanta gente se ne esce con: aaa belli!! E mo c’avete rotto li cojoni, io e tu madre se semo svenati pe nun favve mancà niente, v’avemo dato tutto er mejo. E mo basta, mo è ora che v’arangiate da soli. Volete a casa ar mare? E ve la comprate e ve la pagate coi sordi vostra.
Ecco adesso immaginate che il padre di tipo B è:
DONALD TRUMP. I figli sono …
Dai che avete capito.