Ho creduto nella politica e nell’aria nuova di Renzi? Sì, ci ho creduto. Ho creduto fermamente in lui, come persona?
Un po’ meno. Ho creduto nel progetto politico che si è fatto avanti negli anni attraverso la famosa Leopolda?
Certo che sì, è nato tutto lì.
Non sono stato abbagliato da una folgore, semplicemente ho trovato in quel luogo le risposte alle domande che mi facevo da tempo, da quando con la crisi del 2008 mi crollò il mondo addosso e mi si delineò chiaro e forte il fallimento della sinistra a cui ero stato legato per 50 anni.
Per lui mi iscrissi al Pd, partito di cui non avevo minimamente condiviso la nascita. E in quel momento iniziarono anche le prime domande dopo aver conosciuto il partito dall’interno, del tipo: Come si potrà mai realizzare un progetto politico tutto sommato proiettato nel futuro in un partito simile che è inchiodato al 900?
La domanda era legittima, perché era proprio così, non era possibile. La prova la avemmo con il referendum costituzionale. Infatti, quello stesso giorno strappai la tessera. Mi aspettavo che proprio in quel momento Renzi prendesse atto della situazione e uscisse da quel partito che non poteva essere il suo, perché ancora credevo che il suo progetto fosse quello della Leopolda e non solo quello personale di esserci.
Parliamo invece del grillismo. Premetto per chi non mi conosce che io iniziai a scrivere del pericolo Grillo, nei forum, i blog non esistevano ancora, quindi in tempi non sospetti. All’epoca documentavo ampiamente che le idee che propagava di qualunquismo assoluto erano pericolosissime soprattutto perché potevano trovare spazio nell’area che fino ad allora era occupata dagli astensionisti. Furono loro a fare la campagna maggiore contro Renzi, loro fomentarono la campagna con migliaia di pubblicazioni false sull’immigrazione, che la stampa come sempre cialtrona attribuiva a Salvini. Cosa succede dopo il referendum? che i padroni del partito, tipo Franceschini, lo misero alla berlina e, su questo cerchiamo di non raccontarci storie, l’ascesa di Renzi la decise lui e lui la foraggiò. Lui lo inventò e lui lo distrusse. Fu così che avvertii che il partito stava cercando di avvicinarsi ai 5S. Era veramente troppo. Con gli amici organizzammo due volte un flashmob al Nazareno in concomitanza con le riunioni decisive. Nella seconda, noi pochi e dispersi in mezzo a un mare di giornalisti, ci trovammo la polizia che ci cercava e ci individuava per il piccolo adesivo che avevamo sul petto. Il Pd, sapendo che saremmo andati, avevano chiamato la Polizia per fermarci. Renzi era lì sopra assieme a loro. Quello fu il momento per cui non era finita la mia storia con il Pd, in realtà mai iniziata ma, era finito il mio adoperarmi per Matteo Renzi. Impiegò ancora tanto tempo, troppo ad uscire dal partito che lo aveva crocifisso, fondò Italia Viva che.. cos’era? Un partito? No, non lo è mai stato e mai lo sarà.
Di fatto Renzi mi ha rubato anni di vita, tempo sprecato sottratto alla famiglia e al lavoro, denari (tanti) amicizie perse, per cosa? Perché lui vendesse libri e facesse soldi? Perché questo fa, niente altro. Quindi sia ben chiaro, io se non sono tirato per la giacca, nemmeno lo considero, per me ormai non esiste. Certo sentire o leggere i suoi discorsi tipicamente grillini, ogni mattina o vedere il suo modo grillino di fare opposizione esattamente come lo avevano fatto a lui, fa male. Detto ciò, questo continuo assalto che vedo dei renziani che accusano i miei amici di tradimento lo trovo deleterio. Ma secondo voi dovremmo essere benevoli verso un personaggio che ci ha portato via 10 anni di storia solo per farsi gli affari suoi?
LA TESTIMONIANZA DI ILEANA (ancora attuale)