In questi giorni, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: la scienza va protetta e sostenuta, non ostacolata.
Per questo hanno presentato un grande progetto chiamato “Choose Europe for Science”, che prevede 500 milioni di euro per aiutare e accogliere ricercatori e scienziati da tutto il mondo. L’iniziativa durerà dal 2025 al 2027 e offrirà borse di studio, possibilità di lavoro, aiuti per trasferirsi in Europa e tante altre opportunità per chi fa ricerca.
Ma perché tutto questo? Perché negli Stati Uniti, con la nuova amministrazione Trump, sono stati tagliati molti fondi alla ricerca, e ci sono forti pressioni ideologiche contro studi su temi importanti come i vaccini, il cambiamento climatico e i diritti civili. Questo ha messo in difficoltà tanti scienziati americani.
L’Europa vuole essere un rifugio per chi crede nella scienza e nella libertà di pensiero. Von der Leyen ha detto che l’Unione Europea dovrebbe avere una legge che riconosca la libertà scientifica come un vero e proprio diritto, così come la libertà di parola o di religione.
Macron ha aggiunto che quello che succede oggi negli Stati Uniti è un pericolo per la democrazia e per il futuro. Per questo la Francia investirà altri 100 milioni di euro in ricerca, attraverso il piano “Francia 2030”.
Non tutti però sono d’accordo. In Francia, alcuni ricercatori e sindacati si lamentano perché pensano che si stia investendo troppo per attrarre scienziati dall’estero, mentre la ricerca francese interna riceve meno fondi. Macron ha risposto che i soldi per questo progetto verranno da una riserva speciale e non toglieranno nulla al resto.
Il vero messaggio di questo piano è chiaro: in un mondo dove la scienza viene spesso attaccata, l’Europa vuole essere il posto dove scienza, ricerca e libertà possano crescere insieme.
Questa non è solo una questione di soldi o di università. È una scelta che riguarda tutti noi, il nostro futuro, e il mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli.
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