Premetto non voglio parlare di come si evolverà la situazione allentamenti delle restrizioni, lo affronterò quando vedrò nero su bianco le nuove regole.

Proprio per capire meglio le motivazioni delle nuove regole che arriveranno, nel mio piccolo vorrei arrivarci preparato, cercando di conoscere qual è in effetti la situazione attuale del nostro paese.

Qual è rispetto agli altri paesi lo abbiamo visto in un mio post precedente (QUI). Siamo i primi per numero di decessi, siamo gli ultimi per vaccinazioni effettuate, siamo i peggiori per situazione economica.

Veniamo invece al nostro interno. Se guardo giornali e tv, mi pare che continui la gara alle regioni più brave e quelle peggiori. Naturalmente secondo la posizione politica di chi racconta, cambiano i supporti. A volte si portano in trionfo regioni che non fanno nulla di più di altre e viceversa si mettono alla gogna regioni che hanno pari problemi di tante altre.

IL PROBLEMA SONO I DECESSI O NO?

Intanto partiamo da un punto secondo me basilare, condiviso da mezzo mondo e poco in Italia. Quali sono i numeri che contano? Secondo me i decessi, niente altro. Qualcuno ha da obiettare qualcosa se dico che tutti i sacrifici che facciamo li facciamo affinché la gente non muoia? Non credo. Eppure rimaniamo impassibili davanti allo sciorinare quotidiano sui contagi. Dato totalmente inutile e fuorviante, inesistente. Lo sappiamo ormai da una vita che i contagi salgono e scendono solo in conseguenza dei tamponi effettuati, eppure questo dato inutile ce lo propinano ogni giorno in tutte le salse. A che serve? semplicemente per condizionare, per farci accettare provvedimenti assurdi, per colpire regioni considerate nemiche e promuovere le amiche. I numeri dei contagi avrebbero valore solo se fossero fatti a tappeto, ma anche in quel caso avrebbero valore per una settimana. Certo c’è il rapporto tamponi/positivi che ha più valore, ma sappiamo anche che non ha più lo stesso valore che aveva prima. Ormai si fanno tamponare più che altro quelli che hanno qualche sintomo o sanno di essere stati a contatto con altri contagiati, quindi oggi il rapporto è sicuramente più alto di prima e comunque meno veritiero.

Ma ripeto, per noi conta o no prima di tutto che la gente non muoia?

Se siamo d’accordo su questo, vediamo due fattori.

VERAMENTE ESISTONO REGIONI DI SERIE A E DI SERIE B?

Lo specchietto indica chiaramente che tutta questa differenza tra regioni non esiste, che più o meno si stanno comportando tutte allo stesso modo. Intendiamoci, è chiaro che regioni del nord dove è maggiore l’attività industriale, commerciale, imprenditoriale e soprattutto fatta di interscambi internazionali frequentissimi, i problemi sono maggiori.  Non è un caso che il Covid sia iniziato in Lombardia e non in Basilicata.

PARLIAMO DELLE VACCINAZIONI

Altro fattore, le vaccinazioni, a che punto siamo? Sappiamo bene la difficoltà del reperimento, dei problemi creati dal pessimo acquisto da parte della Commissione Europea. Oggi ci sono e vediamo che chi più, chi meno, le regioni stanno vaccinando.

STIAMO VACCINANDO CHI È A RISCHIO?

Il problema è chi. Sappiamo tutti che i decessi riguardano solo ed unicamente over 70, tranne alcuni casi particolari. Quindi, se assodato quello che abbiamo detto sopra, avremmo dovuto vaccinare solo over 70. Nello specchietto abbiamo i dati suddivisi per regioni, ma vi do quello nazionale.

Sul totale delle somministrazioni effettuate, solo il 57,9 % sono andate a persone ultrasettantenni. Possiamo pensare che una volta vaccinati tutti gli Over abbiamo iniziato a vaccinare gli altri? no. Gli over 70 in Italia sono 9 milioni e mezzo, quindi avremmo già dovuto fare 19 milioni di vaccini prima di iniziare i più giovani e invece di quei 17 milioni di vaccini effettuati, solo poco più della metà sono andati agli over 70. Sì, ci sono anche gli individui a rischio, lo so bene, ma sono due milioni. Sta di fatto che gli over80 non sono ancora tutti vaccinati e sono quelli che muoiono ogni giorno in quantità ancora catastrofiche. Dovrebbero invece spiegarci perché invece si sono vaccinate altre categorie non a rischio. Giusto per fare un esempio, un milione duecentomila insegnanti. Perché ?

IL VACCINO COSA PREVIENE?

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma c’è una domanda a cui io non riesco a darmi risposta, sia perché gli scienziati dicono una cosa oggi e un’altra domani, sia perché i provvedimenti che si prendono sembrano essere in totale contrasto fra loro.

Mi spiego, ci è stato detto che il vaccino previene la malattia ma non il contagio. È ancora vero? o forse non lo sapete neanche voi?

No, perché si parla di certificati, passaporti, ma a che serve tutto questo se poi i vaccinati possono rimanere comunque contagiati e contagiare gli altri e quindi mettere in pericolo i non vaccinati?

Ho sentito scienziati riaffermare che il vaccino non esclude i contagi e lo stesso giorno ho sentito il nostro fantastico Ministro affermare che procedendo con le vaccinazioni si può pensare ad allentare tutte le misure. No, spiegateci, perché veramente allora la gente pensa che stiate prendendo tutti in giro e si lascia andare a tutto, anche quello che non dovrebbe.

 

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