Recentemente, in alcuni ambienti si è discusso di liberalismo, specificamente in quelli che trattano argomenti politici e non gossip presentato come politica.
Il tutto nasce con la vittoria di Carney in Canada, a capo dei Liberali. Quindi nasce una disquisizione, alcuni liberali esultano ma lo fanno anche a sinistra perché ritengono Carney un progressista. L’Istituto Liberale, il più ortodosso del liberalismo in Italia, pubblica il volantino che distingue il liberalismo dal liberalismo anglosassone. (vedi locandina)
Il nostro filosofo Massimo Minnetti spiega su questo schermo le differenze (leggi articolo)
Provo a dire la mia in maniera come sempre più terra terra.
A mio umile avviso il liberalismo ha due aspetti e il secondo ne ha altri due. Mi spiego. Essere liberali è prima di tutto un concetto e rispecchia esattamente il contrario di quanto prevedono i sistemi totalitari, fascisti e comunisti che nel mondo occidentale non esistono più ma hanno lasciato impronte a tutti gli eredi, ancora più che presenti.
In breve, la presunzione di voler regolare tutto, di mettere briglie, di insegnarti come devi vivere e cosa devi fare. Detta in parole povere, noi popolo siamo una massa di incapaci e solo gli eletti sanno cosa è giusto per noi.
Se guardiamo questo aspetto i paesi anglosassoni e gli Usa più di tutti sono i più Liberal che esistano. Lì certe limitazioni sono incomprensibili.
Poi c’è l’aspetto economico. Economia liberale, significa libero mercato e non c’è altro da aggiungere. Forse aggiungerei un piccolo particolare, in quei paesi, libero significa anche parità di intrapresa, per fare un esempio, in quei paesi l’AntiTrust è sacrosanto, i Cartelli sono severamente vietati, da noi zero.
Noi siamo abituati a vedere gli Usa come i paladini del libero mercato, però poi arriva Trump, inventa dazi a raffica e il libero mercato va a farsi benedire.
Perché allora si fanno distinzioni? E qui veniamo all’altro aspetto che non è strettamente economico ma sociale: il Welfare.
Qui vorrei dire una cosa che è incontrovertibile: tutti i paesi occidentali hanno diverse forme di welfare. Non esiste un paese che non lo contempli, quindi è importante riconoscerlo. La favola che in Usa se non hai soldi e stai male muori è appunto una favola. Casomai dovremmo fare una distinzione fra Welfare universale e welfare condizionato. Il nostro è universale, se sei poveraccio o stramiliardario hai uguali diritti. Dove è condizionato significa che se hai un alto reddito e stai bene, ti paghi l’assicurazione, se sei povero hai diverse forme di assistenza, ma le hai.
In Gran Bretagna dove il welfare è universale come da noi, il servizio è ancora più ampio. Esempio l’assistenza dentaria, gli apparecchi ai bambini, gli occhiali, sono gratuiti per tutti, qui ce lo sogniamo. In questo momento il Premier (laburista) sta prevedendo alcune limitazioni, ma ancora in discussione.
Non so se si capisce niente di quello che ho detto ma se non si capisce è proprio quello che volevo dimostrare: evitate facili etichette perché la realtà è molto più complessa.
Poi naturalmente possiamo continuare a parlare di antifascismo che è più facile che parlare di politica.
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